Nitriti nitrati, cosa sono? I nitrati (NO3–) e i nitriti (NO2–) sono composti inorganici dell’azoto molto solubili in acqua. Nelle acque sotterranee in genere la concentrazione di nitrati è dell’ordine di pochi milligrammi per litro e dipende in larga misura dal tipo di suolo e dalla situazione geologica. I nitriti invece sono trasformati facilmente e rapidamente in nitrati; per cui la loro presenza, anche in tracce, è indizio di processo biologico in atto nell’acqua. Si originano dall’ossidazione dell’ammoniaca proveniente da processi di biodegradazione di sostanze proteiche. Il DLgs 31/2001 stabilisce che per i nitrati il valore massimo di 50 milligrammi per litro e per i nitriti il valore massimo di 0,50 milligrammi per litro. In generale è possibile supporre che la presenza di nitrati e nitriti nell’acqua potabile in concentrazioni superiori ai limiti di legge derivi da contaminazioni di natura chimica (fertilizzanti, scarichi civili o industriali,) oppure microbiologica. I nitriti possono essere veicolati nelle acque superficiali da scarichi di particolari industrie in cui vengono impiegati come inibitori di fenomeni di corrosione. Nitriti e nitrati purtroppo sono largamente impiegati nell’industria alimentare come additivi, e sono identificati rispettivamente dalle sigle E249 ed E250 e dalle sigle E251 ed E252.
Nitriti nitrati acqua: a cosa è dovuta la loro presenza nell'acqua
L'inquinamento da nitrati è uno dei più diffusi problemi nel nostro paese. Nelle regioni del bacino del Po, nella pianura Veneta, in Campania, Sicilia, Marche Umbria. Lo ione nitrato è spesso indice di processi di contaminazione delle acquee sotterranee da sostanze azotate, spesso fertilizzanti e deiezioni umane e animali. Quantità elevate di nitrato nelle acque sono imputabili all'azione di fertilizzanti azotati. Dopo lo spargimento sul terreno, questi, vengono dilavati dalle piogge e trasferiti nelle acque superficiali o infiltrati in quelle sotteranee.
Particolare attenzione viene posta sul livello dei nitrati nell'acqua destinata all'alimentazione dei lattanti; nella prima infanzia infatti esiste la possibilità che la flora batterica trasformi facilmente i nitriti e nitrati e che questi assorbiti dall'intestino si leghino all'emoglobina per formare metaemoglobina. Quest'ultima è inadatta al trasporto di ossigeno e può causare quindi elevati rischi sanitari.
A tale riguardo possiamo citare la "blue baby syndrome", causata dall'impossibilità del ferro contenuto nella metaemoglobina di trasportare ossigeno e tessuti.
Il report 2011 dell’Organizzazione Mondiale della Salute (WHO/SDE/WSH/07.01/16/Rev/1, 2011) mette in evidenza che la variazioni stagionale delle concentrazioni di nitriti e nitrati e un loro graduale nelle acque dei Paesi Europei che sono raddoppiate negli ultimi 20 anni. Il monitoraggio di questi parametro è considerato molto importante nella valutazione dello stato di qualità delle acque a livello mondiale, sia di quelle dolci e potabili che ancora più delle acque marine, per le quali l’eccessiva presenza di nitrati e composti organici dell’azoto rappresenta una delle cause più importanti di eutrofizzazione e di crescita incontrollata di alghe e di inquinamento delle zone costiere.
Il valore massimo ammesso
Attualmente nelle acque minerali, per i nitrati sono previsti due differenti valori di limite massimo ammissibile: 45mg/l nelle ordinarie acque minerali e 10 mg/l in quelle destinate all'infanzia. Per le acque potabili invece il limite massimo è di 50 mg/l e nessuna raccomandazione è riportata nel relativo decreto legislativo per quanto riguarda la somministrazione di acqua all'infanzia.
La soluzione
Nel caso si voglia risolvere il problema dei nitrati la soluzione più semplice sarà quella di installare un impianto ad osmosi inversa sotto il proprio lavello. In questa maniera si avrà la sicurezza di bere un'acqua completamente priva da questo inquinante.
La filtrazione che si ottiene tramite osmosi inversa ha un efficacia notevole. L'osmosi inversa infatti abbatte quasi totalmente le sostanze disciolte nell'acqua, sia quelle pericolose sia quelle inerti. Molte persone di domandano se l'acqua osmosizzata sia idonea alla corretta alimentazione umana. Dall'esperienza maturata in questi anni di lavoro possiamo dire con certezza che l'acquisto di un impianto osmosi inversa deve essere frutto di una scelta molto ponderata. Bere acqua molto leggera può essere piacevole, necessario o indicato a seconda dei casi indicati in precedenza oltre che fondamentale nel caso della rimozione dei nitriti e nitrati.
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